venerdì 5 ottobre 2007

Aviaria? Pandemia?

Nel mentre che legevo in rete del cas... ehm, del trambusto che s'è creato atorno a una trasmisione televisiva andata in onda ieri sera, dove se la sono presa con quel povero Cristo del mio quasi omonimo, poverino, ho notato un'altra notizia.

Sul Coriere si parla dela influenza aviaria.

Di nuovo? Posibile che dopo la presa per il coolo dela volta scorsa, che ci sono cascati tuti e chi produceva i cosideti vacini, ha lucrato su quela ridicola paura di un virus praticamente inesistente, adeso i giornali diano tuto questo risalto al nuovo virus (oviamente mutato rispeto al'originale del'altra volta, mica sono stupidi...)? Non sarà che le solite industrie farmaceutiche, così rapide nel pagare tuti queli che sono da pagare, sovenzionano anche i giornali? Chi è quel sant'uomo che diceva che "a pensar male si fa pecato ma speso ci si azeca"?

Storace, quel brav'uomo che fu ministro dela salute, acquistò, con denaro nostro, ovio, 35 milioni di vacini. Non mi risulta ne abiano mai inietati.

Perché non lo steso virus ma una mutazione di quelo? Per non dar modo di utilizare i vacini acquistati l'altra volta, ma impore l'acquisto di nuovi, no?

Dice: "Il virus originariamente non viveva bene nel corpo umano per via dela temperatura del corpo umano, atorno ai 37°C, tropo basa per eso, e contagiava gli uceli il cui corpo ha temperature orientativamente atorno ai 44°C" - "Ora, il mutante, vive bene anche a 37°C e quidi sono cazi vostri, dovete comprare i vacini o morire"

Ora io me lo imagino questo virus mutante. E' lo steso di prima, solo che si è meso le mutande di lana. E già che c'era anche calzini e guantini di lana. Infati dovremo chiamarlo "il virus mutande"

Vi benedico ragazi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao San Sen. Clemente Mastela, ho sbagliato a scrivere l'URL e ci sono cascato con tute le scarpe. Pensavo che avesero sabotato il blog del tuo fratelo pecatore e invece eri tu, un grandisimo (santo). Bela la foto del'homo cepalonicus, mo' me la stampo e ci meto i lumini soto. Denghiu' (sto imparando l'inglese asieme a Sandra da Cepaloni quando Clem va al ministero).

pcamone ha detto...

benvenuto! perchè non elenchi tutti i cloni?
la lista aggiornata la trovi qui:
http://mastellonegranvolpone.blogspot.com/

ciao

Anonimo ha detto...

QUESTA NON LA SA MANCO MARCO TRAVAGLIO!

MASTELLA è CORNUTO:PER NON FAR SAPERE DELLA cornificazione DEL FIGLIO Pellegrino,CHIUDE INTERNET!

CEPPALONI,Settembre 2007:in paese corre voce che la nuora di Clemente,tale Alessia Camilleri ha tradito il figlio primogenito di Mastella-Pellegrino-allorchè la famigliola trascorse alcuni giorni di vacanza agostana sulla barchetta di DellaValle Renato,noto venditore di scarpe di pezza.Mentre il mastellino Pellegrino era ancora a Roma a lavorare presso il Min.Att.Prod.(dove paparino lo mise a fottersi uno stipendio ingiustificato),l'allegra brigata familiare ceppalonica formata dal ciccione Clemente,dalla sua signora Sandra Lonardo e dalla moglie del figlio-Alessia Camilleri[in mastella,per anni 1+mesi 2],raggiunse il compare DellaValle Diego su barcone ormeggiato a Capri per poi recarsi alle Eolie.Dopo alcuni giorni,il mastellino Pellegrino raggiunse anch'egli la truppa dei gitanti ma ebbe un'amara sorpresa:trovò sua moglie Camilleri Alessia che giaceva nuda in una cabina sottocoperta dove si intratteneva con il figlio di Della Valle.Sbigottito dalla sorpresa,il mastellino si congestionò tanto da non partecipare nemmeno al GrandPrix a Monza insieme al babbo Clemente(che doveva aggiustare la causa McLaren.vs.Ferrari presso la procura di Modena e che perciò andò ivi per accordarsi col cacaturo Briatore che fungeva da mediatore e rimediatore per conto McLaren).Il cornuto mastellino ha avviato le pratiche di divorzio da 2 mesi.Prima i 2 sposi Mastella Pellegrino e Camilleri Alessia vivevano in una delle tante case(a gratis)del ceppalonico a Roma:adesso Alessia se n'è andata via di casa e si è trasferita in una località del norditalia per vivere col figliolo dello scarparo DellaValle.Per evitare spargimenti di notizie,il grassone Clemente ricorse prima ad una legge bavaglio contro la stampa italiana tutta e poi decise di chiudere anche internet, complici mortadella-Prodi & paracu-Levi dell'Opus DEI.